Sala Stampa di Sitterlandia.it
Torna all'elenco completo degli articoliIl welfare? Sconti e baby sitter
Un'impresa, come benefit ai dipendenti, vuole offrire sconti sulle bollette del gas, ma c'è un problema: l'azienda produce detersivi. Che fare allora? Semplice, basta mettersi in rete con chi fornisce energia. L'escamotage vale altrettanto per i servizi telefonici piuttosto che per le assicurazioni o le cialde di caffè: ci vuole un welfare interaziendale, un network di imprese che si scambino i benefit per i dipendenti. «Noi, effettivamente, quella rete l'abbiamo creata, si chiama Iep, Imprese e persone», racconta Alberto Perfumo, amministratore delegato di Eudaimon, società che offre servizi per il welfare aziendale e che fa da partner tecnico per Iep. Oggi il network raggruppa grandi aziende tra le quali Alitalia, Edison, Intesa Sanpaolo, Kos-Anni azzurri, Lavazza, Marsh, Mediaset, Michelin, Sea, Skf, Telecom, 3 Italia e Wind. «Ciò significa - spiega Perfumo - che gli oltre 400 mila lavoratori delle imprese Iep possono usufruire di benefit che vengono interscambiati tra le aziende». Per esempio Edison offre energia a tariffe scontate a tutti i lavoratori Iep, Lavazza macchinette per il caffè casalingo, Telecom apparati telefonici, 3 e Wind prezzi ridotti rispettivamente su telefonia mobile e fissa. Tra qualche settimana, poi, partirà una «Bacheca stage» che proporrà internship a cui tutti gli Iep possono candidarsi, mentre è appena nato un servizio anziani con assistenza domiciliare e fisioterapia.
Fuori dal welfare interaziendale, comunque, singolarmente le aziende puntano sui benefit più richiesti dai lavoratori. Un’indagine interna di Vodafone, per esempio, ha concluso che il servizio più utile per l'80% delle sue dirigenti donne è il babysitting.
«Da una nostra ricerca risulta che il 47% dei lavoratori che si assentano dalle aziende lo fanno per accudire i figli», sostiene a sua volta Andrea Apollonio, cofondatore di sitterlandia.it, un portale web per la ricerca di figure professionali per il family care e che raggruppa oltre 35 profili di lavoratori (babysitter, petsitter e badanti). «Proprio con Vodafone - spiega Apollonio - abbiamo appena concluso un accordo che permette ai suoi dipendenti di acquistare a prezzi scontati i nostri servizi. Altre aziende invece, come per esempio Saes Getters, pagano direttamente i servizi e li offrono ai loro lavoratori. A maggio, poi, apriremo una guida per la ricerca mirata degli asili, con foto e cv degli staff, orari massimi per il ritiro dei bambini e possibilità di parcheggi».
Se sono sempre di più le aziende che si impegnano per un welfare puntato a sconti su prodotti e su servizi che migliorino il rapporto vita-lavoro, poche sono invece sensibili al tema salute e benessere (sanità, palestre e spa). Lo sostiene un’indagine su 7.176 imprese condotta da Sodexo, la multinazionale che offre alle aziende beni e servizi per il welfare, a partire dai buoni pasto: solo l'8,9% del campione ha mostrato interesse per la tematica. Motivazioni? Assenza di budget, mancanza di bisogno, benessere considerato non strategico per il welfare.
Enzo Riboni